Se stai programmando un pellegrinaggio nella regione di Medjugorje, c’è una gemma nascosta che non puoi permetterti di perdere: la città di Mostar.
Mentre Medjugorje è celebre per le sue apparizioni mariane, Mostar offre una straordinaria miscela di cultura, architettura religiosa e storia che ti lascerà senza fiato. I
n questo articolo, esploreremo i 10 motivi per cui ogni pellegrino dovrebbe includere Mostar nella propria lista di mete da visitare. Preparati a scoprire un mondo di multireligiosità e meraviglie architettoniche, dove il passato si fonde con il presente in un’armoniosa convivenza.
La Chiesa Francescana dei Santi Pietro e Paolo, costruita nel 1886 dai padri francescani, ha subito danni significativi durante i conflitti degli anni ’90 ma è stata restaurata nel 2000, coincidendo con l’Anno del Giubileo.
Questo luogo sacro, che ho frequentato per tutta la mia vita, è intriso di significati personali, dai battesimi dei miei cugini ai matrimoni degli amici. Attualmente, rappresenta uno degli edifici sacri più unici della regione, con oltre 70 dipinti e un mosaico murale che narrano episodi cruciali dal Vecchio Testamento e dalla vita di Gesù.
Sopra l’ingresso principale della chiesa spicca lo stemma dell‘Ordine francescano, con una croce al centro e due braccia: una vestita con il saio francescano marrone e l’altra al naturale, con le stimmate e che emerge dalle nuvole.
Appena entrati, noterai un imponente battistero in marmo bianco con tre gradini, il modo tradizionale di celebrare i battesimi, immergendosi completamente nell’acqua. Accanto al battistero troverai i confessionali, simboleggianti la purificazione dai peccati prima di entrare in chiesa.
La Chiesa dei Santi Pietro e Paolo è aperta ogni giorno dalle 16:30 alle 17:30 per le visite e offre la Santa Messa alle 19:00. Non è la cattedrale, ma è un luogo che merita senz’altro una visita. Per i gruppi che desiderano celebrare la Santa Messa, chiamare in segreteri.
2. MOSAICI DI RUPNIK
Gli affascinanti mosaici murali presenti nella chiesa sono stati realizzati sotto la guida dell’artista padre Marko Ivan Rupnik, noto per i suoi lavori a Lourdes, Fatima e San Giovanni Rotondo, solo per citarne alcuni. Questi mosaici sono semplicemente mozzafiato e basterebbe vederli per rimanere senza parole. Dimostrano che le chiese moderne sono in grado di trasmettere emozioni devozionali tanto intensamente quanto le loro controparti antiche. I
l mosaico centrale nell’abside dell’altare raffigura la Madonna che tiene in braccio il Bambin Gesù, protetta da una forma a mandorla, simbolo dell’Assunzione. La parte inferiore e superiore della forma sono aperte per consentire alla mano di Dio di distribuire le Sue grazie attraverso la Madonna, che a sua volta le trasmette al sacerdote presente all’altare e a tutto il popolo dei fedeli. Intorno all’abside ci sono altri quattro mosaici laterali: San Francesco e il primo presepe in basso a sinistra, Maria e sua cugina Elisabetta in alto a sinistra, la discesa di Gesù per salvare Adamo ed Eva dall’inferno in basso a destra e l’Assunzione di Maria in alto a destra.
3. CAMPANILE DELLA PACE DI MOSTAR
Il Campanile della Pace, un capolavoro architettonico indipendente, si fonde in perfetta armonia con la chiesa. Il nome stesso del campanile, della Pace, richiama la sua storia legata alla prima linea di guerra negli anni ’90, testimoniata dalle cicatrici storiche e dai fori di proiettile visibili accanto alla torre. È un simbolo di resilienza di fronte alle avversità.
Questo campanile, eretto nel 2000, è una struttura impressionante e rappresenta un punto di osservazione straordinario per ammirare la città di Mostar e le maestose montagne circostanti. Il punto panoramico si trova a 75 metri di altezza, ed è raggiungibile attraverso una scalinata di 370 gradini.
L’ingresso è consentito al costo di 3 euro e il percorso di salita può essere affrontato in parte con un ascensore e in parte a piedi. Tieni presente che durante la salita potresti attraversare piani con campane, quindi se per caso ci sei quando suonano, preparati a un suono potente che ti accompagnerà.
4. MIRACOLO: MADONNA SALVA IL PRETE
La Chiesa dei Santi Pietro e Paolo custodisce una storia straordinaria, quella del miracoloso salvataggio della statua della Madonna Ausiliatrice durante un incendio che ha devastato la chiesa. La statua era incredibilmente pesante, ma un frate coraggioso riuscì a portarla in salvo. Questo atto eroico non solo preservò la vita del frate ma anche la statua stessa. Oggi, nel micro Museo, sono conservate prove tangibili di questo evento straordinario, mentre la statua della Madonna continua a vigilare silenziosamente nella navata destra della chiesa.
5. MUSEO E CRIPTA
Nell’area del Museo e della Cripta, i visitatori hanno l’opportunità di esplorare i resti della vecchia struttura della chiesa, gravemente danneggiata durante i momenti più bui della guerra. Qui, tra fotografie e oggetti sopravvissuti agli incendi, si può toccare con mano la storia di Mostar e della sua chiesa.
Tra gli oggetti esposti, spicca una trave nera che ha resistito alle fiamme. Inoltre, le fotografie dei francescani del periodo sotto l’Impero Ottomano, quando i parroci si nascondevano dietro vesti civili e venivano chiamati affettuosamente “zii,” offrono uno sguardo avvincente nel passato.
6. SEDE DELLA PROVINCIA FRANCESCANA CON BIBLIOTECA FRANCESCANA
La Chiesa dei Santi Pietro e Paolo è anche sede della Provincia Francescana Erzegovinese dell’Assunta, alla quale appartiene anche la parrocchia di Medjugorje.
Questo è il luogo dove risiede il provinciale, ed è una comunità ecclesiale molto attiva. Il complesso ospita una biblioteca con oltre 100.000 scritture antiche, occidentali e orientali, la più grande di tutta l’Erzegovina con queste caratteristiche.
Nel convento troverai anche una preziosa collezione di dipinti di maestri italiani del XVI e XVII secolo, oltre a reperti di epoca più recente. La biblioteca è aperta al pubblico. Infine, è interessante notare che a Mostar vive il vescovo di Medjugorje, e potrai notare la sua sede appena entri in città dall’area di Medjugorje.
7. UNA CROCE ALL’ORIZZONTE
Sulla cima della collina Hum si trova una croce del giubileo alta 33 metri, che rappresenta gli anni di Cristo. Questa croce è stata eretta nel 2001 e sovrasta la città di Mostar. La sua posizione è significativa perché la collina un tempo era occupata dall’artiglieria dell’esercito croato durante gli anni ’90, quando Mostar fu teatro di una violenta “guerra nella guerra”.
Dall’altra parte della collina, si trovava un altro esercito musulmano, e il Bulevar, la grande strada che attraversi per raggiungere il Ponte, fungeva da confine tra le due fazioni. Oggi, questa zona è un simbolo di pace e riconciliazione. La presenza della croce del giubileo e altre iniziative nella zona richiamano l’importanza della pace dopo i conflitti passati.
È un luogo che testimonia la volontà di superare le divisioni e promuovere l’unità tra le comunità che un tempo erano coinvolte nella guerra civile.
8. A MOSTAR VIVE IL VESCOVO DI MEDJUGORJE
Non appena varchi i confini della città, giungendo da Medjugorje, noterai il neo rinascimentale palazzo episcopale e la cattedrale di Santa Maria Madre di Dio Questo edificio rappresenta la sede della Diocesi di Mostarsko-Duvanjska, a cui appartiene anche Medjugorje.
È qui che vengono gestite le registrazioni dei parrocchiani di Medjugorje, un segno tangibile dell’importanza di questo luogo per la comunità religiosa locale.
Inoltre, ti consiglio vivamente di esplorare la vecchia Mostar, con il suo simbolo più iconico, il ponte in pietra ricostruito che si estende sul fiume Neretva e attraversa la città. Da dove ci troviamo nella Chiesa Francescana, bastano solo cinque minuti a piedi per raggiungere l’inizio della zona protetta dall’UNESCO.
Qui, sarai accolto da tre bandiere che sventolano all’ingresso del borgo medievale. La prima bandiera rappresenta la città di Mostar, con il disegno del celebre Ponte. La seconda bandiera è quella della Bosnia ed Erzegovina, caratterizzata dal triangolo giallo su uno sfondo blu, con stelle infinite. La terza bandiera rappresenta proprio l’UNESCO, simboleggiando il riconoscimento di questa zona come patrimonio dell’umanità. Questo luogo è intriso di storia e cultura, e ti invito a esplorarlo per scoprire la bellezza e la profondità della città di Mostar.
9. PONTE VECCHIO, BAZAR KUJUNDZILUK, MULINI AD ACQUA
Mostar è una città bellissima ma molto turistica. Tuttavia, quando guido i pellegrini, li conduco lungo un percorso segreto che rivela il “Ponte Storto,” un antico ponte più piccolo e più vecchio di otto anni rispetto al famoso Ponte Vecchio di Mostar.
Durante il nostro itinerario, attraversiamo anche antichi mulini trasformati in pittoreschi ristoranti economici, esploriamo il borgo turco, visitiamo le zone di oreficeria e lavorazione del cuoio, e ammiriamo il grazioso ponte di pietra di Mostar.
Infine, ci dirigiamo verso la “spiaggia” sulla riva del fiume Neretva, perfetta per una fotografia di gruppo. Puoi anche optare per un giro in barca sotto il celebre Ponte Vecchio o osservare i coraggiosi tuffatori di Mostar.
Tieni presente di fare attenzione a scivolate sul ponte, al vento “bora” e ai borseggiatori.
10. BLAGAJ, POCITELJ, I BORGHI ANTICHI
Il monastero dei dervisci a Blagaj è situato in un contesto semplicemente splendido, proprio alle sorgenti del fiume Buna. Una visita di un paio d’ore in questa zona è assolutamente raccomandata. Inoltre, se hai voglia di pranzare o cenare, ci sono dei ristorantini lungo il fiume che offrono un’atmosfera molto accogliente.
Pocitelj è una città medievale, originariamente costruita da un re, e presenta uno stile architettonico mediterraneo orientale affascinante. Una visita a Pocitelj è un viaggio nel tempo e ti permette di immergerti nella storia di questa affascinante regione.
I dintorni di Mostar sono punteggiati anche di borghi misteriosi, abbarbicati a pendii rocciosi, che meritano di essere scoperti.
Caffè turco: un rito di condivisione
Durante la visita guidata, alla fine del tour, propongo ai pellegrini una pausa speciale che include il tradizionale rito del caffè turco. Questo rito ha una lunga storia e offre un’opportunità unica di immergersi nella cultura locale.
I pellegrini possono sperimentare il processo di preparazione del caffè turco, che coinvolge la macinazione dei chicchi di caffè, la cottura lenta e il servizio in piccole tazze. È un momento di condivisione e di connessione con la tradizione locale, che arricchisce l’esperienza complessiva del pellegrinaggio a Medjugorje.
Durante i nostri prossimi pellegrinaggi a Medjugorje, dal 4 all’8 aprile e dal 24 al 28 aprile, vi offriremo anche l’incredibile opportunità di scoprire le meraviglie di Mostar. Non mancate!